Animali? Super umani
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Foto di Jaques Gaimard da Pixabay |
Gli animali hanno sempre fatto parte della storia dell’uomo. Potremmo pensare che questo vada ad indicare un ruolo di asservimento, accompagnamento, utilità, sfruttamento e questo è purtroppo vero in molte epoche, luoghi e culture. Ma il ruolo che gli animali hanno ricoperto nella vita dell’uomo, e non solo in passato, è stato anche fonte di ispirazione, di meraviglia, di ammirazione, grazie alle loro incredibili doti che l’uomo ha sempre osservato non senza un pizzico di invidia...
L’uomo ha da sempre osservato gli animali nel loro e proprio ambiente e così facendo ha tratto molte informazioni e insegnamenti dai loro comportamenti: l’uomo ha saputo imparare dagli animali, dal loro istinto, dalle loro incredibili tecniche di caccia e sopravvivenza. Anche oggi, in un mondo che possiamo osservare in modo molto diverso grazie agli occhi della scienza – che molto spesso finisce per confermare le conoscenze antiche – gli animali sono oggetto di meraviglia e di studi, di ispirazione per nuove scoperte e nuove invenzioni (dalla robotica al concetto di esoscheletri stampati in 3D e molto altro), oltre che compagni di vita e di lavoro, alle volte essenziali per mansioni molto speciali, si pensi ai cani guida, ai cani che intervengono in caso di valanghe o crolli, ai ratti che lavorano al disinnesco dei campi minati.
Una buona parte di questi “lavori” sono possibili grazie alle caratteristiche innate e speciali che gli animali hanno e che consentono loro la sopravvivenza anche in ambienti difficili che per noi uomini sarebbero certamente ostili o mortali. Gli animali sono più forti e più veloci di noi; hanno forme, mantelli e livree incredibili; odono, odorano e vedono in modo potenziato rispetto a noi; possiedono armi naturali, che siano artigli, denti o veleno e sanno difendersi in modi inimmaginabili per l’uomo, con corazze, mimetismo, trucchi e inganni; riescono a prosperare in simbiosi con altre specie animali o vegetali, sfruttandole a volte in modo relativamente innocuo (come le larve di un tipo di farfalla che, opportunisticamente, si confondono con quelle delle formiche per essere nutrite), altre volte con strategie terrificanti (come il parassita marino che fa atrofizzare la lingua dei pesci per sostituirla e nutrirsi).
Queste caratteristiche super-umane degli animali hanno affascinato l’uomo nei secoli, portandolo ad avvicinare le figure degli animali al divino in diversi modi e forme a seconda delle tradizioni, processo che ha portato, con lo scorrere del tempo, a figure mitiche e mitologiche di vario tipo come ibridi e chimere (Chimera, Pegaso, centauri, il Minotauro solo per citarne alcuni a noi più vicini) dai significati più o meno simbolici, fino ad immaginare animali fantastici creduti reali per molti secoli e che popolano i bestiari più antichi. Risultati - almeno in parte – di questo stesso lungo e sfaccettato processo sono anche alcune figure umane avvicinate agli animali per la loro forza e furia: sono fenomeno prettamente europeo i guerrieri orso (Berserkr) e guerrieri lupo (Ulfhednar nella tradizione norrena ma presenti anche nella tradizione celtica), possibili prodromi dei miti su lupi mannari e licantropi. In molti luoghi del mondo si narra di come il popolo degli uomini sia discendenza di un qualche animale, vero o mitologico: alle volte dell’orso, altre dell’aquila o persino (molto spesso in realtà) dei draghi.
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Foto di Prawny da Pixabay |
Questo fascino per il mondo animale, la sua magnificenza e la sua magia ha assunto poi forme via via sempre più degenerate, strane o morbose: dalla cattura e detenzione degli animali esotici esposti in circhi e zoo, al clamore suscitato da persone portatrici di particolari evidenti mutazioni genetiche che venivano denominati con definizioni animalesche (“uomini lupo”, uomini con la coda ecc). Fascino unito a curiosità e a volte a orrore per queste figure non ci abbandonano nemmeno in tempi a noi molto più prossimi, tempi in cui la scienza ha saputo fornire innumerevoli risposte: pensiamo a molte figure del mondo fantasy, che attingono agli antichi miti, ma pensiamo anche alla più moderna fantascienza che in alcune sue declinazioni ci ripropone personaggi dotati dei “super poteri” degli animali, da SpiderMan ai mutanti X-Men.
Non siamo andati troppo lontani dal mondo animale, nè per quanto riguarda le qualità fisiche né per quelle istintuali e probabilmente psichiche: gli animali sono creature fantastiche, di molti di loro in realtà sappiamo ancora poco o pochissimo, fanno cose che ci lasciano a bocca aperta, sono capaci di cose che noi non potremmo mai eguagliare... Più o meno inconsciamente invidiamo gli animali, vorremmo essere come loro. Ma... come fanno?
Disastri naturali e disastri umani
Sappiamo tutti come gli animali siano in grado di “sentire” in anticipo l’approssimarsi di un disastro naturale imminente, persino l’archeologia ce lo dimostra, con il ritrovamento del cane alla catena di Pompei, immortalato in una contorta torsione, probabilmente nel tentativo di sfilarsi il collare e poter fuggire. Per molti anni, con poche eccezioni, il mondo scientifico ha ignorato queste reazioni degli animali, considerate spesso leggende o storie popolari. Ma in una serie di recenti avvenimenti l’osservazione si è fatta puntuale, come nel 2004, anno dello tsunami in Asia, quando in diverse aree abitate, la popolazione ha osservato gli animali alzare la testa d’un tratto, scrutare verso il mare e spostarsi su delle alture con sufficiente anticipo rispetto all’impatto della grande ondata. In Thailandia, Sri Lanka, Sud dell’India elefanti, bufali, capre, fenicotteri e persino cani domestici che si sono rifiutati di uscire per la passeggiata mattutina in spiaggia, hanno salvato le numerose vite umane delle persone che, notando il comportamento animale, li hanno imitati.
Questo tipo di “previsione” trova diverse spiegazioni scientifiche che ci rimandano alle incredibili doti degli animali, non sovrannaturali anzi naturalissime, ma di certo superiori ai sensi umani. Per esempio gli animali sentono le micro vibrazioni nel terreno e sono in grado di captare e interpretare micro variazioni nel campo magnetico terrestre (che serve anche agli uccelli migratori per orientarsi). Altri casi di disastri naturali comprendono terremoti ed eruzioni, prima dei quali i cani spesso ululano ininterrottamente per ore: in questo caso alle volte si suppone che gli animali siano in grado di odorare alcuni gas rilasciati da microcrepe nel terreno e prevedere così l’evento.. Cani, camosci e stambecchi sembra siano in grado di prevedere le valanghe, come è stato osservato in Tirolo nel 1999, quando i camosci, tendenzialmente molto schivi, sono scesi a valle. Sappiamo che gli elefanti hanno piante dei piedi così sensibili da essere in grado di captare le vibrazioni anche a 50 km di distanza ed interpretarle (tra di loro usano le vibrazioni nel terreno per comunicare a grandi distanze la presenza di acqua, cibo o pericoli). Sappiamo inoltre che gli animali hanno un udito immensamente più sviluppato del nostro (e le loro orecchie sono orientabili, mentre noi abbiamo perso questa capacità) in grado di captare la gamma subsonica e ultrasonica (arrivando poi fino ai delfini che utilizzano gli ultrasuoni per ottenere una “immagine” a distanza di prede, ostacoli, pericoli...).
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Foto di Elias Sch. da Pixabay |
In realtà ci sono però anche casi che rimangono inspiegati e sui quali gli scienziati non hanno ancora trovato una risposta, come se certe capacità degli animali andassero a costituire una sorta di “sesto senso” che si colloca oltre la comprensione strettamente scientifica (del resto non tutto, al mondo, è spiegabile dalla scienza o non ancora). In questo senso un evento disarmante è stato notare come gli animali siano in grado di sentire in anticipo anche disastri non naturali, bensì pianificati dall’uomo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, numerosi proprietari di animali d’affezione hanno potuto salvarsi la vita sfuggendo ai bombardamenti fidandosi degli atteggiamenti inusuali dei propri animali. Non solo il pericolo non arrivava dalla terra, con la quale gli animali hanno maggior connessione di noi, ma nel caso di alcuni missili tedeschi supersonici, non si può nemmeno pensare che gli animali ne sentissero il rumore in anticipo.
Nel cuore di un cane: padrone e casa
Tutti i proprietari di cani, gatti e probabilmente altri animali, si rendono conto molto in fretta che i nostri compagni di vita a quattro zampe sembrano sapere quando torneremo a casa. Imputiamo questo ad un loro senso del tempo e quindi all’abitudine di vederci tornare sempre ad una certa ora. Altre volte si pensa sia perché sentono il nostro odore da lontano o sentono il suono della nostra auto, delle chiavi, della voce e via dicendo. Tutte spiegazioni certo da non scartare, eppure sono stati condotti degli studi, in particolare sui cani, che dimostrano come questi si mettano in stato di attenzione per il nostro rientro a casa quando ancora non sia possibile captare nessun segnale tra quelli elencati. I test hanno fatto in modo di alternare in maniera casuale gli orari di rientro, la distanza tra padrone e casa, sono stati utilizzati mezzi di trasporto differenti ecc. Eppure i cani hanno dimostrato di cominciare ad aspettare “attivamente” il rientro a casa del padrone più o meno nel momento in cui la persona si apprestava ad iniziare il viaggio di ritorno, ovunque fosse, a qualunque distanza e orario, con qualunque mezzo questo avvenisse.
In modo simile sappiamo di storie di animali (non solo cani) che hanno saputo tornare a casa percorrendo centinaia di chilometri o che hanno ritrovato i propri padroni che pur si erano trasferiti. Il primo caso si spiega scientificamente con la “bussola magnetica incorporata” che hanno gli animali. Il secondo caso rimane un mistero...
Super sensi e oltre
Come si diceva in precedenza, molte abilità animali a noi sono precluse e ci paiono – proprio per questo motivo – sovrannaturali. In realtà sono parte del loro essere, del loro istinto e soprattutto della loro evoluzione millenaria, che li ha resi atti alla sopravvivenza in un mondo naturale spesso spietato e senza sconti.
Parlando nuovamente dei cani il loro olfatto è tanto sviluppato non solo da saper trovare i tartufi, le persone sotto macerie e valanghe, la droga nei bagagli ma – se adeguatamente addestrati - sono persino in grado di prevenire gli attacchi epilettici dei padroni e certe tipologie di tumori. In entrambi i casi infatti è interessato il canale olfattivo. Nelle persone in procinto di subire un attacco epilettico avviene il rilascio di sostanze che alterano il tipico odore della persona; l’alterazione è minima ma un cane è in grado di percepirla. Per la prevenzione dei tumori, invece, il cane – sempre addestrato in modo mirato – riesce ad identificare un odore diverso nell’urina di persone affette da cancro ai primissimi stadi. La percezione del cane è in grado di battere sui tempi gli strumenti diagnostici umani, permettendo così di guadagnare molto tempo prezioso.
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Foto di Lokalsportessen da Pixabay |
Diversi predatori non dotati di vista particolarmente acuta, quali squali o serpenti, si orientano e riconoscono le prede attraverso i campi elettrici che percepiscono attraverso la lingua nel caso dei serpenti e attraverso speciali sensori collocati sul bordo esterno della bocca (sia squali che serpenti) – un metodo non dissimile è proprio dell’ornitorinco. Altri serpenti o certi pesci (compreso il pesce rosso) vedono agli infrarossi, mentre le api per orientarsi utilizzano sia la vista a ultravioletti sia i campi elettrici dei fiori, che riconoscono costruendo una “mappatura” del territorio.
Altre incredibili abilità degli animali non riguardano i sensi, ma tecniche e strategie di sopravvivenza o di caccia. Un tipo particolare di medusa, per esempio, è in grado di tornare al suo stadio giovanile dopo l’accoppiamento, continuando così a vivere potenzialmente all’infinito. Un tipo di rana in nord America, per far fronte al freddo intenso degli inverni, volontariamente fa gelare il proprio sangue. O alcuni cetrioli di mare, per riuscire a ripararsi tra le rocce usando anche le spaccature più sottili, sono in grado di liquefare il proprio corpo!
Per attacco o per difesa ci sono animali che spruzzano veleno, gas o acqua bollente, mentre altri sono in grado di far ricrescere la coda o un arto, cosa relativamente nota e frequente nel mondo dei rettili ma meno in altri: tra gli abitanti del mare lo fa la stella marina, mentre tra i mammiferi questa è una dote del piccolo ghiro, in grado di far ricrescere la coda dopo che, per sfuggire dalle fauci di un predatore, se la stacca volontariamente di netto con un morso. Da non dimenticare anche il mimetismo di cui sono maestri molti animali di ogni mondo, dal mantello a strisce della tigre, agli insetti foglia, alle impressionanti capacità di mutazione istantanea dei polpi.
Il mondo umano non ha mai smesso di osservare gli animali con ammirazione e stupore e la scienza continua a studiarli scoprendo sempre qualcosa di nuovo sulla ricchezza e diversità che il mondo animale ci sa proporre. C’è da chiedersi se prima o poi anche le loro doti più inafferrabili verranno spiegate o se rimarrà per sempre un mistero come il nostro cane sappia sempre quando stiamo tornando a casa.
(articolo originariamente pubblicato sulla rivista Sirio del 13 agosto 2019)
